Roma. Dal 2 ottobre al via la CONGREGAZIONE GENERALE dei Gesuiti
È questo un evento particolarmente eccezionale, importante e significativo. Nei 476 anni dalla sua fondazione, la Compagnia di Gesù ha convocato solo 35 congregazioni generali (la 36ma è appunto quella che si riunirà a Roma a partire dal 2 ottobre 2016). Una congregazione generale viene sempre convocata in occasione della morte o in seguito alle dimissioni del superiore generale della Compagnia per scegliere il suo successore. Può essere anche convocata quando il generale lo ritiene necessario per trattare questioni particolarmente importanti che riguardano l’intera Compagnia.
L’attuale superiore generale della Compagnia di Gesù, padre Adolfo Nicolás SJ, originario della Spagna, ha annunciato nel mese di dicembre del 2014 la sua intenzione di presentare le dimissioni alla Congregazione Generale, che è l’organo supremo di governo della Compagnia di Gesù. P. Nicolás era stato eletto nel 2008, succedendo a padre Peter-Hans Kolvenbach, SJ.
I delegati alla Congregazione Generale 36 si incontreranno a Roma, presso la Curia dei Gesuiti, il quartier generale della Compagnia di Gesù nel mondo. La Curia Generalizia è situata a pochi passi dal Vaticano, dove vive e lavora il padre Generale con il suo governo. I gesuiti di tutto il mondo si riuniranno nell’aula della Congregazione, una grande sala riunioni che può ospitare fino a 250 persone. L’aula si trova al piano superiore tra la Curia e l’edificio Canisio, conosciuto anche come “Casa degli scrittori”. L’aula, che è stata completamente rinnovata in occasione di questa Congregazione, ha spazi per cabine di traduzione e, al piano terra, dispone di sale riunioni e aree di lavoro informatizzate.
I 215 gesuiti che parteciperanno alla Congregazione (di cui 212 saranno gli elettori del Generale) provengono dalle 66 Province di tutto il mondo e saranno chiamati a soddisfare i due principali compiti che la Congregazione 36ma ha di fronte: “Elezione di un nuovo Generale e discussione sulle questioni più urgenti sulla vita e la missione della Compagnia”. Tutto il procedimento è contenuto in un libricino ‘Formula Congregationis’. L’unica cosa che lì manca, la più importante, è ciò che lo Spirito vorrà ispirare. Una volta accettate le dimissioni di padre Nicolás, l’assemblea studierà la relazione sullo stato della Compagnia (De Statu) per identificare le caratteristiche richieste al futuro Generale. Da quel momento partiranno le “murmurationes”: ogni delegato può chiedere informazioni ai confratelli, in colloqui individuali. È vietato ogni confronto in gruppo e ogni “propaganda” o “candidatura”. I giorni di “mormorazioni” sono, come dice S. Ignazio, dedicati alla preghiera, al raccoglimento e alla penitenza. E’ un tempo di discernimento. Per l’elezione, che avverrà presumibilmente all’inizio della seconda settimana di lavori, è necessario il voto a maggioranza assoluta (il 50 per cento più uno – quindi occorrono 107 voti).
Una volta eletto il nuovo Generale, viene immediatamente informato il Papa. In seguito, la Congregazione procede nella discussione dei temi più urgenti che riguardano “il rinnovamento della vita della Compagnia e la sua missione nella Chiesa”.
Padre Federico Lombardi, in una recente conferenza stampa, ha evidenziato come “nel 2015 i gesuiti nel mondo erano 16.740: 12mila presbiteri, 1300 fratelli, 2700 scolastici e 753 novizi”. E’ interessante notare che, rispetto al passato, oggi i gesuiti hanno sempre più una provenienza dal “global South”: crescono infatti le vocazioni in Asia e Africa (da cui provengono il 60% dei novizi e degli scolastici), diminuiscono in Europa e America del Nord. “Sono 5mila i gesuiti europei, 5mila dalle Americhe (2600 America del Nord e 2400 America Latina), 5600 provengono dall’Asia, (4000 dall’India), e 1600 dall’Africa. Numeri che si rispecchiano anche nella composizione dei partecipanti alla Congregazione Generale”. Padre Lombardi ha anche indicato i temi che hanno guidato la Compagnia fino a oggi, a partire dalle indicazioni della 35ma Congregazione Generale: “La riconciliazione con Dio, fra gli uomini e con il creato”.
Papa Francesco, in quanto gesuita, che è stato anche Provinciale prima di diventare Vescovo, ha partecipato a due Congregazioni Generali – la Congregazione 32 (1974-1975) e la 33 (1983).
IL LOGO: “Verso il largo, dove è più profondo”.
Il logo per la 36° congregazione generale è stato ispirato dal messaggio Papa Francesco ai gesuiti in occasione del 200° anniversario della ricostituzione della Compagnia di Gesù. Il 27 settembre 2014, nella Chiesa del Gesù a Roma, il Papa ha invitato i gesuiti a discernere nei momenti difficili; a essere ricettivi e obbedienti alla volontà di Dio; a remare con lui nel servizio della Chiesa in base alla chiamata di Gesù ai suoi discepoli: “Prendete il largo”. Nel logo, l’IHS rappresenta barca della Compagnia nella Chiesa e le onde rappresentano il mare dove i gesuiti sono invitati a entrare e remare fuori, verso le frontiere. La croce rappresenta la vela dove lo Spirito soffia, aiutando la Compagnia a remare. La fiamma sopra la croce rappresenta “un fuoco che accende altri fuochi”, un riferimento al decreto 2 della 35ma congregazione generale sulla riscoperta del carisma dei gesuiti.
Per maggiori informazioni e per seguire i lavori della Congregazione Generale, visitare il sito ufficiale: http://gc36.org/it/.
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