Gesuiti
Gesuiti Educazione
Fondazione delle scuole ignaziane
News Storia Educare in tempi di cambiamento: i Gesuiti e la sfida dell’Unità d’Italia

Educare in tempi di cambiamento: i Gesuiti e la sfida dell’Unità d’Italia

Dopo la restaurazione del 1814, la Compagnia di Gesù affrontò una nuova grande sfida: l’Unità d’Italia, che aprì una fase delicata e complessa. Anche in quel contesto storico i Gesuiti seppero rinnovarsi senza perdere il cuore della propria missione educativa.

Un’Italia nuova, un compito antico
Il 1861 segna la nascita del Regno d’Italia, ma per la Compagnia non fu un tempo di celebrazioni. Il nuovo Stato, in nome della laicizzazione e del controllo sui beni ecclesiastici, avviò un processo di esproprio e nazionalizzazione di edifici religiosi e alcuni collegi, già fiorenti centri culturali e spirituali, vennero chiusi o trasformati in scuole o istituzioni statali. I gesuiti furono costretti a lasciare numerose città e province, affrontando anche l’ostilità di una parte dell’opinione pubblica.

Resilienza e discernimento
La risposta della Compagnia fu tutt’altro che rinunciataria e i Gesuiti scelsero quindi la via del discernimento: accettare il cambiamento della storia, senza smarrire l’essenziale. In molti casi si reinventarono: aprirono nuovi centri di formazione in luoghi periferici, investirono nella stampa cattolica e rafforzarono la dimensione educativa attraverso le parrocchie e le case di esercizi spirituali.

Nasce in questo periodo una modalità educativa ancora più attenta alla formazione della coscienza e dell’interiorità, nella quale la pedagogia ignaziana si radica profondamente nella libertà personale e nella responsabilità sociale.

Un cammino che continua
Tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, la Compagnia torna progressivamente a essere presenza attiva anche nelle grandi città italiane. Alcuni collegi riaprono, altri si trasformano in nuovi centri educativi. L’attenzione ai giovani, la cura delle famiglie, il dialogo con la società civile diventano pilastri di una missione che non ha mai smesso di orientarsi al bene comune.

Quella eredità è viva ancora oggi, nei tanti istituti della rete FGE: scuole che educano alla competenza culturale, alla profondità spirituale, alla cittadinanza attiva e alla giustizia sociale.

Condividi