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News Notizie Il St. Aloysius College di Malta accoglie le prime studentesse e un rettore donna laico dopo 118 anni

Il St. Aloysius College di Malta accoglie le prime studentesse e un rettore donna laico dopo 118 anni

Un giorno storico per l’Istituto e per l’intera Provincia Euro-Mediterranea

In un momento che parla di cambiamento e continuità, il St. Aloysius College di Malta ha scritto una pagina nuova della sua storia: per la prima volta in 118 anni, la Scuola Secondaria apre le sue porte anche alle ragazze. E, allo stesso tempo, viene nominato Dr. Maria Montebello come primo rettore laico e donna del College. A questi importanti passi si aggiunge anche il rinnovamento del Consiglio dell’Istituto, con la nomina di p. Michael Bugeja SJ come nuovo Legale Rappresentante e Presidente.

Queste novità, insieme, portano con sé un segnale forte: l’istituzione gesuita riconosce la necessità di evolversi e di accompagnare la propria comunità educativa verso un modello sempre più inclusivo. All’arrivo delle studentesse e degli studenti del primo anno (Form 1), la scuola ha steso un tappeto rosso simbolico, accogliendo circa 50 ragazze accolte nella nuova coorte insieme a 106 ragazzi.

Prepararsi al cambiamento

Dietro questa svolta non c’è un ripensamento improvviso, ma anni di preparazione. La scuola ha pianificato l’introduzione della co-educazione già da sette anni, a partire dalla scuola primaria — già aperta alle ragazze — per arrivare gradualmente alla scuola secondaria.

Anche il corpo docente e l’organizzazione scolastica sono intervenuti: sono state aggiunte attività come danza e ginnastica, accanto ai tradizionali sport maschili, per offrire spazi di interesse diversificato; è stata fatta attenzione al ritmo differente di maturazione tra ragazze e ragazzi, per garantire equità nei percorsi formativi.

Un simbolo per l’educazione gesuita

Il St. Aloysius College è fra le scuole gesuite più antiche a Malta, con un ruolo storico centrale nell’educazione superiore del Paese. Nel corso della sua storia, l’Istituto ha formato primi ministri e presidenti, e oggi è chiamato a testimoniare che la tradizione ignaziana non è statica, ma viva, capace di adattamento e attenzione alle esigenze del presente.

La nomina di una donna laica come rettore rappresenta un’ulteriore attestazione del desiderio di camminare accanto ai tempi nuovi, senza perdere la propria identità pedagogica.

Un invito alla riflessione

Per la Fondazione Gesuiti Educazione, questo avvenimento offre uno spunto e un incoraggiamento: le istituzioni scolastiche possono essere custodi della propria tradizione e, al tempo stesso, essere animate da coraggio e apertura. In una realtà educativa sempre più complessa, saper leggere le trasformazioni e accompagnarle con discernimento è parte del mandato che ci sta a cuore: formare persone libere, impegnate e solidali.

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