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Scuole. Il Cefaegi tra presente e futuro: i referenti dei Collegi

L’esperienza ormai decennale dalla costituzione del Cefaegi ha evidenziato l’opportunità di un maggiore coinvolgimento di ogni Collegio per la continuità e l’integrazione delle iniziative formative, proposte dal Cefaegi stesso, con le iniziative che costituiscono un punto forte  della proposta educativa offerta da ogni Istituto della rete Gesuiti Educazione.

Si è rilevato anche l’importanza di un sempre migliore collegamento tra la proposta dei seminari nazionali di formazione e la vita della scuola nei suoi aspetti di organizzazione, aggiornamenti, elaborazione di profili e curricoli scolastici, inserimento di tecnologie e modalità didattiche in atto.

Il Cefaegi, in analogia con altri centri europei, può divenire cerniera di collegamento tra gli aspetti ispirativi e le modalità innovative in atto.

Per questo, martedì 13 ottobre si è svolto a Milano presso il Leone XIII il primo incontro dei Referenti Locali per il Cefaegi insieme con il Padre Delegato, il Direttore della Fondazione e l’Equipe. Da qualche tempo si sentiva la necessità di un maggiore collegamento tra l’Equipe centrale e le realtà dei singoli Collegi. Durante l’ultima riunione dei Rettori la proposta ha trovato un generale consenso anche come risposta alla richiesta di investire maggiori energie  e risorse al servizio della formazione dei Docenti. Si è partiti dalle caratteristiche del profilo del Referente attraverso un’ampia discussione frutto di esperienze consolidate e di percorsi professionali significativi. Pur nella ricchezza e diversità delle Scuole della Rete, alcune di queste caratteristiche sono comuni e condivise e si concretizzano in compiti  che possono diventare punti di forza per il Collegio Docenti.

Compiti principali del Referente locale per il Cefaegi saranno:
– Raccolta delle esigenze di formazione del Collegio perché la formazione del Cefaegi sia sempre più attenta alla realtà e ai bisogni locali
– Aiutare al piano di formazione annuale del Collegio.
– Animazione dello spirito di formazione ignaziana anche nelle iniziative locali.
– All’inizio dell’anno presentare la proposta dei seminari ai colleghi nel Collegio Docenti.
– Suggerimenti dei nomi delle persone da inviare ai seminari.
– Avere sottocchio il percorso formativo dei vari Docenti.
– Ricordare che vengano fatti i seminari propedeutici all’inserimento dei nuovi Docenti
– Raccolta delle difficoltà pratiche che si sono riscontrate nell’applicazione dei corsi.

Questi sono i punti su cui maggiormente si è riflettuto anche per trovare uno stile comune di realizzazione. La prima fase è appena iniziata e l’esperienza ci consentirà di arricchire il percorso raccogliendo spunti e suggerimenti e riflettendo sulle prime tappe e sulle indicazioni che ne verranno. L’agenda di tutti è già molto carica, ma ci siamo presi l’impegno di due successivi incontri in febbraio e maggio per proseguire insieme in questa direzione.

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