I cambiamenti del contesto socio-economico e demografico italiano portano le famiglie alla ricerca di strutture scolastiche che possano garantire percorsi di studio, soprattutto per i più piccoli, formativi e completi che non si occupino solo dalla conoscenza delle materie ma anche all’attenzione alla socializzazione. Le trasformazioni delle strutture familiari, a livello sociale prevedono la presa in carico del bambino a tutto tondo. Il momento storico che stiamo vivendo ha permesso di valutare con ancora più attenzione l’importanza di formare gli studenti sul tema dell’apprendimento tramite strumenti digitalizzati e software ancora più accessibili e funzionali. Sempre più necessario è il ricorso a percorsi di formazione, anche a distanza, non solo in ambito studentesco ma anche in ambito lavorativo. Il periodo di emergenza sanitaria ha imposto un cambiamento reale non più prorogabile.
In questo contesto, così come nella proposta formativa delle Scuole dei Gesuiti, è innegabile che l’accesso al ciclo di studi promosso dalle nostre scuole non sia accessibile alle fasce della popolazione meno abbienti o che in un momento di estrema fragilità come quello attuale si sono trovate a vivere situazioni di precarietà nuove. Tale precarietà porta i genitori a fare delle scelte obbligate anche sui percorsi di studi dei propri figli; scelte sofferte che impattano in primis sui ragazzi stessi, perché esclusi da una formazione esclusiva, e secondo sulla comunità del futuro che si priva oggi di possibili risorse di eccellenza domani.
Con il progetto Borse di studio in memoria di Carlo Acutis vogliamo renderlo possibile.
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