Scuole. Studiare scienze alle Isole Eolie
“Praecepta pauca, exempla multa, exercitatio plurima” pare amasse ripetere S. Ignazio di Loyola. Questo certamente avviene nelle scuole della rete Gesuiti Educazione quando l’apprendimento e le competenze degli studenti vengono acquisiti attraverso l’esperienza e la pratica, l’osservazione e lo studio in loco dei fenomeni naturali, lezioni e laboratori in spiaggia, alternati a escursioni, salite sui vulcani alla scoperta di eruzioni e fenomeni naturali.
Anche quest’anno, infatti, come è ormai consuetudine, due classi dell’Istituto Sociale di Torino, gemellate con due classi del Leone XIII di Milano, hanno intrapreso dal 17 al 22 maggio un soggiorno-studio di vulcanologia e biologia marina alle isole Eolie, patrimonio mondiale dell’umanità per la bellezza del paesaggio e per le diverse tipologie di vulcanismo, concentrate in un territorio circoscritto.
Le giornate sono state intensissime: due escursioni ogni giorno, intervallate da lezioni (anche la sera) di vulcanologia e biologia, laboratori, incontri con guide ed esperti. Il tutto nella magnifica cornice di Lipari, ammirando Vulcano e Stromboli!
“Come spiegare le emozioni che si provano visitando le isole Eolie? – racconta la prof.ssa Ghiggia, una docente accompagnatrice – Proviamoci partendo da Vulcano. Mare, sole, il turchese del cielo che ti avvolge, il vento che ti accarezza la pelle, lo sguardo che spazia in un magico susseguirsi di isole nate come per miracolo dalla superficie cristallina del mare. Poi alzi gli occhi e la natura potente e selvaggia del vulcano ti rapisce tra il giallo allegro delle ginestre e la terra prima nera, poi rossa, poi grigia, sempre mutevole. Ma quando arrivi in cima alla vetta, non vorresti più staccare lo sguardo dal cratere del vulcano, vivo e palpitante nei suoi pennacchi gialli di zolfo, lontano presagio di una futura eruzione”.
“Svegliati da una fresca brezza marina – raccontano due studenti partecipanti – abbiamo appena il tempo per guardare l’intenso programma della giornata, armarci di penna, fogli e costume ed eccoci pronti per una nuova giornata. Come ci mettiamo in marcia, alla bellezza del paesaggio mozzafiato si accompagna l’intensità del sole siciliano a perseguitarci per prati, strade, spiagge e montagne fino a sciogliersi nel tiepido mare di Lipari. Accaldati, stanchi e affamati, abbiamo avuto soste in spiaggia e, tra un tuffo e l’altro, l’opportunità di gustare la celebre cucina siciliana. Nuovamente in marcia abbiamo potuto ammirare lo splendore e l’unicità del paesaggio che si è aperto ai nostri occhi una volta raggiunta la sommità dell’osservatorio di Lipari. Tornati in albergo, tuffo in piscina, doccia e lezione preparatoria per il giorno successivo!”.
Che bella lezione di geologia questa: studiare sul campo, vedere ed interpretare ciò che ci circonda. Come già diceva il naturalista David Orr, “tutta l’educazione è educazione ambientale”. Noi siamo parte di un sistema e questa esperienza non è stata solo uno scatto della regolare attività didattica, ma è già diventata patrimonio della nostra persona.
“Questi giorni intensi sono volati… – concludono i docenti accompagnatori – Al tramonto della sera della partenza, quando siamo andati al porto per imbarcarci sul traghetto per Napoli, già sentivamo la nostalgia di quei luoghi. Appena imbarcati molti dei ragazzi sono subito crollati addormentati. Troppe emozioni? Troppa fatica? Troppe poche ore di sonno? Non vogliamo sapere, ma siamo contenti di averli visti allegri, affiatati, disponibili ad affrontare le difficoltà, interessati. Inoltre siamo certi che ritornano a casa molto più “ricchi” di prima e questo ci basta”.
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