Scuole. La quarta Liceo nel College di Conan Doyle
In questa bellissima realtà inglese 12 studenti del quarto anno dei Licei delle nostre scuole (4 dall’Istituto Massimo di Roma, 5 dall’Istituto Sociale di Torino, 2 dal CEI di Palermo e 1 dal Leone XIII di Milano) stanno frequentando il primo anno del corso per il conseguimento del Diploma IB (year 12, o di ‘Poetry‘, come lo chiamano a Stonyhurst).
Le materie che seguono i nostri ragazzi a Stonyhurst vengono attentamente selezionate in base alla comparazione dei programmi svolti nei collegi italiani e quello inglese, al fine di ridurre al minimo lo scarto tra i due sistemi e, di conseguenza, di ridurre al minimo (per numero e contenuti) le prove da effettuare per il reinserimento al V anno al rientro in Italia.
Uno dei punti di forza del programma è rappresentato dall’inserimento dell’Italiano nella rosa delle 6 discipline IB seguite dai nostri alunni presso il college inglese. Il corso di Italiano a Stonyhurst, con supporto di Latino e Greco, è svolto da un professore proveniente da un collegio italiano della Compagnia di Gesù. La presenza di questo docente garantisce lo svolgimento di quelle discipline che generalmente vengono trascurate dai ragazzi che svolgono il IV anno all’estero e per le quali si determinano delle carenze. Sono proprio queste carenze ciò che costituisce la maggiore preoccupazione degli alunni e delle famiglie e quindi il maggior ostacolo a intraprendere un’avventura formativa all’estero. Eliminare queste carenze è la garanzia della solidità del progetto. Da sottolineare che il programma di Italiano (con supporto di Latino e Greco) svolto in loco è preventivamente strutturato in accordo con i docenti della scuola italiana di provenienza e da loro costantemente monitorato nel corso dell’anno.
“La vita qui è completamente diversa – racconta uno dei partecipanti dello scorso anno – Ti svegli presto la mattina e, iniziando con l’assemblea giornaliera delle 8.20, finisci le lezioni oltre le 18, e questo non è assolutamente ciò a cui eravamo abituati, dal momento che uscivamo da scuola alle 2. Inoltre, tutti i giorni dalle sette alle nove di sera si rimane a studiare in camera propria, e questa idea non è niente male perché ti fa venire spontaneamente la voglia di avvantaggiarti i compiti per gli altri giorni, quando non ne hai per quello successivo”.
L’alto valore aggiunto di questa esperienza all’estero sta nel fatto che i ragazzi non solo vivono un intero anno scolastico di ampio respiro internazionale, ma si trovano in una realtà impostata secondo la pedagogia ignaziana e, pur con le differenze inevitabili, ritrovano una comunanza di metodi, approcci, didattica e possono quindi proseguire in modo armonico il percorso intrapreso nel proprio collegio di provenienza in Italia, accompagnati e seguiti da un tutor a Stonyhurst che è in costante contatto con la propria scuola di origine.
“Certamente per ragazzi come noi quest’esperienza è servita per farci crescere e maturare moltissimo. Io stesso mi sento molto più responsabile. L’esperienza vissuta a Stonyhurst la porterò con me per tutta la vita e ritengo di essere molto fortunato ad avere avuto la possibilità di viverla”.
Desiderando raccontare questa esperienza dalle voci dei partecipanti, ogni mese pubblicheremo un racconto di uno dei partecipanti su quello che sta vivendo a Stonyhurst.
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