Roma. Quel dubbio che genera spazi di fede
38 studenti liceali provenienti da diverse parti d’Italia hanno partecipato alla proposta della Pastorale di Rete prevista dalle nuove Linee Guida e che si intende come culmine della formazione ignaziana: gli Esercizi Spirituali.
“Così come andare a passeggio, camminare e correre sono esercizi corporali, alla stessa maniera si chiamano Esercizi Spirituali ogni modo di preparare e disporre l’anima, per eliminare da essa tutte le inclinazioni disordinate, e dopo averle eliminate cercare e trovare la Volontà di Dio nella disposizione della propria vita per la salute dell’anima” (S. Ignazio di Loyola)
I ragazzi sono stati aiutati ad entrare nei testi proposti dal P. Francesco Tata e dallo Sc. Leonardo Angius, cercando di rileggere poco per volta il quadro delle loro relazioni e lo specifico della loro identità. Al termine del ciclo di studi, occasioni come questa, sono luogo specialissimo di bilancio e di slancio, di sintesi e riorientazione esistenziale.
Il silenzio, difficile compagno di strada, ancora una volta ha aiutato a far emergere le domande di ciascuno: ogni cristiano è, in fondo, un pellegrino con lo zaino pieno di interrogativi. Sono queste domande che generano spazio per l’atteggiamento fiduciale e per la relazione franca e gratuita alla quale Ignazio invita attraverso i diversi colloqui con Gesù in croce che propone negli Esercizi.
Nell’esperienza, di grande valore è stata la presenza dei Proff. Famà, Pellegrinelli e La Rosa e l’accompagnamento discreto e solido dei PP. Gesuiti Mario Picech e Alessandro Viano. L’eredità ricevuta dal Padre Nevola, uscente Responsabile della Pastorale della Rete, mette in moto la creatività e le energie migliori dei nostri pastoralisti che, nelle scuole, in diverse maniere e attraverso strumenti e tradizioni specifiche di ogni contesto, ogni giorno si sforzano di contagiare il Vangelo e la sua forza agli studenti, alle famiglie ed agli stessi collaboratori.
P. Salvo Collura SJ
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