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Milano. La visita a Fe y Alegria Italia

A Roma hanno anche incontrato p. Gianfranco Matarazzo SJ, Provinciale della Provincia Euromediterranea, p. Daniele Frigeri SJ, Segretario generale del Jesuit Social Network, p. Jimmy Bartolo SJ, prossimo Presidente della Fondazione Gesuiti Educazione, p. Freire SJ , p. Dardis SJ, membro del General Council, e p. Tom Smolich SJ, Direttore internazionale del Jesuit Refugee Service.

Al primo appuntamento di Fe y Alegria Roma, giovedì 7 dicembre, p. Fritzen si è incontrato con Magali Alfaro, Coordinatore amministrativo, Teresa Granda, Coordinatore didattico, Beatriz D’Ambrosio,  Responsabile del Corso di Spagnolo nel carcere di Rebibbia, presso la sede che accoglie la Scuola, la Pontificia Università Gregoriana. Durante la riunione si è parlato dei due grandi progetti di Fe y Alegria a Roma: la scuola e la formazione in carcere.

Venerdì 8 dicembre, al Collegio del Gesù, si sono incontrati con  i coordinatori, gli studenti e i professori della scuola Fe y Alegria Roma. Durante l’incontro gli alunni, di diverse provenienze (Ecuador, Perú, Honduras, Colombia, Venezuela), hanno condiviso le proprie esperienze in Italia e nella scuola, le aspettative sul futuro e le sfide in questo nuovo paese, con lo specifico indirizzo verso un dialogo, aperto a tutti i partecipanti, sulla missione e l’importanza dell’identità di Fe y Alegria in un contesto migratorio. Dopo l’incontro, si è assistito alla celebrazione eucaristica con gli ultimi voti di p. Stefano del Bove SJ, presieduta da p. Arturo Sosa SJ, Superiore Generale della Compagnia di Gesù.Sabato 9 dicembre il gruppo è partito insieme a p. Denora per il successivo grande appuntamento: Fe y Alegria Genova. I tre padri stati accolti da Mercy Mera, Coordinatore amministrativo, Jimena Gaibo, Coordinatore accademico, e dagli altri soci della cooperativa: Margarita Matute, Ketty Zamora e Padre Daniel Coronel salesiano. Con l’occasione sono stati anche presenti don Maurizio Verlezza, Direttore dell’Opera don Bosco, don Alberto Rinaldini salesiano e Laura Romero, Vice-Console del Ecuador a Genova. Durante la giornata si sono condivisi momenti di riflessione: dalla presentazione della storia alle testimonianze delle esperienze vissute da alcuni migranti in Italia, il percorso fatto insieme, l’accompagnamento e i sogni realizzati grazie allo studio. Si è concluso ringraziando Dio per questi anni di attività e mettendo nelle Sue mani il futuro della cooperativa con la santa Messa.

L’ultima tappa è stata domenica 10 dicembre con Fe y Alegria Milano. Guidati nella sede dell’Istituto Leone XIII da Kessia Chambal, coordinatore amministrativo, e Nestor Carranza, coordinatore accademico, hanno incontrato gli studenti che si confrontavano sui valori inerenti a Fe y Alegria condividendo le proprie esperienze. I Padri hanno presentato la Federacion Internacional e Entreculturas e si è conclusa la giornata con la Santa Messa e un pranzo conviviale.

Lunedi 11 dicembre la Direzione e il padre Fritzen si sono ritrovati per fare insieme il punto. I temi trattati sono stati: la storia e la situazione attuale, la visione, la missione e il piano strategico di Fe y Alegria, il radicamento nella Provincia EUM, la relazione con la Fondazione Gesuiti Educazione e nuovi possibili collaborazioni. All’incontro hanno partecipato i responsabili della Fondazione Gesuiti Educazione e l’economo di Provincia. Si sono portate avanti riflessioni su come migliorare e ampliare sempre di più la proposta educativa, la strategia di comunicazione e di fundraising, oltre che alcune possibili sinergie all’interno della Federacion Internacional de Fe y Alegria.

Inoltre, durante le visite alle cooperative si è presentato alle comunità il nuovo sito web di Fe y Alegria Italia (http://www.feyalegria.it/es) e il profilo di Fe y Alegria Italia su Facebook.

Questa visita è stata di grande importanza, non solo per la Direzione, ma anche per tutti gli studenti. E’ emersa la consapevolezza di essere parte di una gran rete, di una famiglia, che ha come missione ridare la dignità alla persona attraverso dell’educazione.

“Questo sogno di educazione popolare (di Fe y Alegria) non è solo il nostro sogno, ma è condiviso. Siamo dentro a un grande movimento, è il sogno di Dio, un mondo di amore, giustizia e pace. (…) Nella mia vita ho conosciuto un ragazzo da quando aveva quattro anni. Gli abbiamo offerto una casa, un lavoro… aveva tutte le cose materiali di cui aveva bisogno, ma nel cuore di questo ragazzo c’era anche il bisogno di sentirsi amato, voluto bene, di sentirsi parte di una società… purtroppo non l’ha trovato e si è tolto la vita… i soldi, i beni non bastano… Io non posso accettare che l’unico posto che ha trovato dove essere amato sia solo li! Ci sono in ogni parte del mondo tantissimi ragazzi che portano dentro questa domanda di amore, di poter mettersi al servizio degli altri, di essere accettati… dobbiamo costruire insieme a Dio un mondo dove ci sia posto per tutti!” (P. Denora, Omelia del 10 dicembre)

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