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News Notizie Palermo. P. Denora ai ragazzi: «No a sfiducia e pessimismo, avete i numeri per uscirne a testa alta»

Palermo. P. Denora ai ragazzi: «No a sfiducia e pessimismo, avete i numeri per uscirne a testa alta»

Lo shock di non potere rientrare in classe, dopo le nuove disposizioni legislative, è un brutto colpo per tutti i ragazzi e le ragazze coinvolti, che continueranno a studiare grazie alla Didattica a Distanza (la ormai nota DAD), ma verranno privati di preziosi momenti di socialità, relazione e condivisione. «Penso a quel gioco sottile che sempre attraversa il cuore tra fiducia e sfiducia, tra pessimismo ed ottimismo, tra paura e speranza che è sempre difficile da equilibrare nella crescita, e particolarmente in questo momento soprattutto quando la tentazione è quella di lasciar vincere le emozioni negative e lasciarsi andare» analizza padre Denora.

In questo tempo così difficile, queste parole di vicinanza, come una carezza, possono raggiungere tutti i ragazzi della nostra rete di scuole della Fondazione Gesuiti Educazione (e non solo): ragazzi e ragazze che vivono la sfida di costruire il loro futuro in un tempo così delicato e complicato, che sicuramente passerà alla storia. «Vi penso con ammirazione perché non è facile, eppure avete tutti i numeri per uscire a testa alta da questo nuovo difficile tempo – aggiunge il direttore generale del Gonzaga – Non lasciamo vincere quello che ci butterebbe giù in questo momento, lasciamo vincere sempre il coraggio, l’impegno, la collaborazione, la comunità… l’umanità!».

Di seguito il testo integrale della lettera agli studenti.

«Carissime Ragazze e Ragazzi,

scrivo prima di tutto a voi e non vi scrivo solo per dirvi come procederemo a partire da domani, ma anche e soprattutto per dirvi che vi penso.

Penso a quello che state provando nel dover rimettervi a casa davanti al computer per la DAD (sia essa continua o sia essa anche al 75%).

Penso alla vita sociale così importante nelle classi del liceo.

Penso al trambusto interiore che questa nuova situazione può portare e al disorientamento.

Penso a quel gioco sottile che sempre attraversa il cuore tra fiducia e sfiducia, tra pessimismo ed ottimismo, tra paura e speranza che è sempre difficile da equilibrare nella crescita, e particolarmente in questo momento soprattutto quando la tentazione è quella di lasciar vincere le emozioni negative e lasciarsi andare.

Penso anche a chi ha il compito di accompagnare il vostro cammino in questo tempo di nuovo difficile.

Penso alle paure e alla fragilità di tutti noi che abbiamo di fronte di nuovo una sfida importante da vivere insieme.

Devo dire che mi dispiace pensarvi preoccupati e tesi, come vi ho visto in alcuni momenti di questo scorcio di anno.

Poi però mentre scrivo…

Penso alla gioia di ritrovarci all’inizio dell’anno.

Penso alla forza che avete espresso in tanti momenti in cui ci siamo incontrati.

Penso alle vostre tante qualità.

Penso ai vostri occhi sopra le mascherine o senza di esse.

Penso anche alla vostra consapevolezza espressa anche nella giornata delle elezioni sulla situazione che stiamo vivendo e alla vostra saggezza emersa in qualche riflessione o battuta anche ironica che in questi momenti non guasta.

Penso anche alla faticosa traversata dell’anno scorso e alle tante cose belle di voi che avete espresso pure nella DAD.

Penso a come ci siamo aiutati per trovare la formula giusta e per avanzare al meglio, penso ai vostri meritati risultati.

Vi penso con ammirazione perché non è facile eppure avete tutti i numeri per uscire a testa alta da questo nuovo difficile tempo.

Non lasciamo vincere quello che ci butterebbe giù in questo momento, lasciamo vincere sempre il coraggio, l’impegno, la collaborazione, la comunità… l’umanità!

Domani faremo tutto in DAD come chiedono le ordinanze; speriamo che qualcosa di diverso possa maturare nelle prossime ore. Se ci sarà concesso qualche spazio in presenza per i giorni successivi saremo contenti. Il segreto di quest’anno come detto tante volte è proprio quello della collaborazione. Insieme ai vostri professori vi invito a esporre sempre i desideri e le difficoltà, per sostenerci in questo cammino.

Vi penso vuol dire anche che prego per voi e vi chiedo una preghiera anche per me.

Un abbraccio.

p. Vitangelo Denora SJ»

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