Dal Gonzaga City Day 10 proposte per il futuro della scuola
Sabato 20 aprile, durante il Gonzaga City Day, sono emerse 10 proposte concrete per il futuro del Campus, rispettivamente da 10 diversi forum tematici partecipativi. A confrontarsi sono state circa 200 persone tra adolescenti, giovani, insegnanti, genitori e rappresentanti di istituzioni pubbliche e del terzo settore.
“In continuo ascolto e confronto con i giovani, oggi siamo chiamati a fare qualcosa in più per costruire insieme una scuola – afferma il Padre Vitangelo Denora, Direttore Generale del Gonzaga Campus – che inizi cammini nuovi, coraggiosi e creativi, lontani da logiche mercantilistiche, consumistiche e del sapere prefabbricato. Non siamo pazzi, siamo vivi, e la scuola non esiste per preservarsi come istituzione, ma per rispondere con coraggio alle sfide del presente e del futuro”.
Qui i diversi temi affrontati e le relative proposte concrete:
– per “Una scuola che prepara alla vita le grandi questioni entrano in classe” è stato proposto di ragionare insieme sui grandi temi del futuro, promuovendo gemellaggi tra le scuole del centro e quelle delle periferie, costruendo una rete che consenta di conoscere realtà diverse rispetto alla propria ed immaginando insieme una città educativa dove le domande di senso di tutti i giovani della città trovino spazio e ascolto;
– “Personalizzazione del percorso scolastico” partirà dall’ascolto di ciascun alunno/a, dai suoi desideri e dai suoi talenti, per dare al singolo la possibilità di crescere e di esprimersi attraverso l’arte e trovare canali e spazi espressivi aperti all’intera città;
– per il tema “Dalla scuola frontale ad una scuola partecipativa” la proposta è rendere la didattica più attiva, esperienziale e personalizzata e, di conseguenza, più inclusiva;
– “Dai licei all’università. Come educare alle scelte” andrà a rafforzare la connessione tra il mondo della scuola e quello dell’università, favorendo incontri e scambi reali tra queste due istituzioni educative e rimettendo al centro la continuità del processo di crescita dei ragazzi e delle ragazze;
– per “Il futuro dell’educazione con l’intelligenza artificiale” è stata avanzata l’idea di realizzare in tutte le scuole un laboratorio pomeridiano, rivolto a studenti e docenti, incentrato sul Future Thinking, che favorisca la co-costruzione intergenerazionale del sapere ed aiuti ad anticipare futuri possibili;
– La sesta proposta riguarda il forum “Essere un buono studente e un buon atleta” e propone di costituire un organismo o una commissione, interna ad ogni scuola, che abbia la competenza di coordinare tutte le figure che possono favorire una sinergia tra scuola e sport, tra eccellenza accademica ed eccellenza sportiva;
– “Liceo (e approccio) STEAM” proporrà con sempre più chiarezza un approccio inter e multidisciplinare che permetta di affrontare la complessità del presente e del futuro in chiave olistica. Per affrontare tale complessità è necessario rompere i confini tra le discipline e fare emergere l’aspetto umanistico degli studi scientifici e viceversa. STEM diventa STEAM proprio per inserire la creatività e le implicazioni umane nella ricerca scientifica. Questo approccio serve a motivare gli alunni e le alunne collegando lo studio con i problemi della vita concreta;
– per il forum “Tutta la città educa: non è solo una questione da insegnanti!” invita alla creazione, a livello territoriale, di spazi aperti e di prossimità per la cittadinanza attiva, con una struttura organizzata e stabile;
– penultima proposta per il forum “Scuola e Famiglia: un’alleanza è ancora possibile?” è quella di individuare uno spazio fisico riconoscibile in cui coinvolgere genitori, ragazzi ed insegnanti in eventi di aggregazione ed in progetti educativi permanenti e sostenibili;
– “Da “noi e gli altri” a “NOIALTRI”” è il forum che propone l’ampliamento dell’offerta formativa delle scuole attraverso materie e laboratori dedicati all’intercultura, l’istituzionalizzazione di un’offerta pomeridiana extracurriculare per offrire servizi di integrazione ed una connessione tra le diverse iniziative delle singole scuole ed associazioni attraverso una rete per l’intercultura, in dialogo e confronto continuo con il Comune di Palermo. La scuola e le esperienze interculturali possono restituire alla città la sua identità di incrocio tra culture differenti al centro del mediterraneo.
Il manifesto sarà consegnato all’Amministrazione regionale e comunale, all’Arcidiocesi di Palermo, alle scuole pubbliche e paritarie, alle associazioni che operano in ambito educativo e a tutti i cittadini che hanno a cuore il futuro dell’educazione. Qui il testo integrale delle dieci proposte: https://gonzagacampus.it/10-proposte-concrete-per-la-scuola-del-futuro
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