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News Approfondimenti Celebriamo il 146° anniversario dell’apertura a Scutari del Collegio Saveriano

Celebriamo il 146° anniversario dell’apertura a Scutari del Collegio Saveriano

Il 17 ottobre 1877 il Collegio Saveriano di Scutari aprì i battenti, alla presenza dell’arcivescovo Pooten e di padre Zef Lombardini, una nuova istituzione intitolata a San Francesco Saverio. Il Collegio Saveriano dei Padri Gesuiti a Scutari iniziò la sua attività, affrontando le difficoltà del conquistatore, gli ostacoli del fanatismo e gli attacchi dell’anticlericalismo locale.

Il Collegio Saveriano, inizialmente aperto come scuola commerciale secondo la richiesta delle famiglie scutarine per una buona preparazione umana e professionale dei loro figli, negli anni Venti si è trasformato gradualmente in un liceo classico conforme alle necessità di una formazione culturale più profonda, con diploma riconosciuto a Venezia. 

Le parole scritte sullo stemma del Collegio con l’emblema dell’aquila simbolo nazionale, “Per Dio, Patria e Progresso” esprimevano i punti di riferimento fondamentali di questa scuola, mentre il motto “Lavoro – scienza – disciplina” esprimeva lo stile educativo. 

La formazione umana e religiosa s’intrecciava sapientemente con una richiesta forte di eccellenza in tutti gli aspetti della vita dei giovani. La scuola era cattolica, ma la frequentavano anche allora alunni ortodossi e musulmani. 

Nella storia del Collegio Saveriano molti Gesuiti si sono distinti come buoni educatori ed insegnanti, ricercatori e scienziati e molti alunni sono diventati famosi nella propria patria e all’estero per l’onestà, il patriottismo e l’alto livello scientifico. È stata una lunga tradizione di decenni che ha lasciato segni profondi sotto l’aspetto religioso, culturale e sociale a Scutari ed in Albania, con una forte eco anche nei diversi paesi d’Europa e d’America. Tutto per poi interrompersi nel 1946, quando il regime comunista ordina la chiusura della scuola ed in più ne vengono uccisi anche i dirigenti (p. Fausti, p. Dajani). 

Dopo la caduta del regime comunista, i Gesuiti sono tornati subito in Albania e nel 1992 hanno riaperto a Scutari una piccola scuola in una sede provvisoria con un gruppo di ragazzi cattolici. Considerando però il passato, il comunismo ha purtroppo reso impercettibile una possibile continuità con il precedente Collegio Saveriano. 

Nel 1994 ai Gesuiti è stata restituita buona parte delle loro vecchie proprietà, sul terreno delle quali era costruita una scuola statale. Effettivamente la scuola si è sistemata in quest’edificio, prendendo anche il nome di Padre Pjeter Meshkalla, gesuita scutarino che nella città rimane simbolo di fede, cultura e libertà. 

Dall’anno scolastico 1998-’99 fino ad oggi la scuola media superiore “Atë Pjeter Meshkalla” è stata aperta a ragazze e ragazzi, cristiani e musulmani, in città e periferie rispondendo così alle esigenze di molte famiglie scutarine per l’educazione delle nuove generazioni

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